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Corsair H100, dissipatore a liquido con radiatore da 240mm - CORSAIR H100 : analisi strutturale

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CORSAIR H100 : analisi strutturale

 

Inizieremo l’analisi del dissipatore vero e proprio partendo dal corpo più voluminoso ovvero il radiatore. Questa struttura, lunga ben 240mm per via delle due ventole da 120mm in parallelo, può ospitare fino a 4 ventole, in molteplici configurazioni:

  • 1x Push
  • 2x Push
  • 1x Pull
  • 2x Pull
  • 1xPush+1xPull
  • 1xPush+2xPull
  • 2xPush+1xPull
  • 2xPush+2xPull

Sebbene le configurazioni più utilizzate saranno quelle con due ventole sullo stesso lato (eventualmente in configurazione a 4 ventole Push/Pull), per ovviare a qualche incompatibilità sarà comunque  possibile installare il dissipatore nelle altre configurazioni sopra citate. Ad esempio, accettando un evitabile calo di prestazioni, sarebbe teoricamente possibile installare il radiatore in un case predisposto per una sola ventola da 120mm, ovviamente con opportuni accorgimenti per assicurarne la stabilità.

La grande solidità strutturale, unita alle dimensioni ed al peso di certo non contenuto, fanno di questo dissipatore un vero gigante fra quelli usciti in commercio fin d’ora. Il dubbio sulla facilità di montaggio sorge spontaneo. In merito a questo punto, la facilità dipende ovviamente dal vostro case, ma vogliamo precisare che tutto sommato non è troppo difficile adattarlo a modelli che formalmente non lo supportano. Siamo riusciti a installarlo, con qualche inevitabile compromesso, anche in case del tutto anti-convenzionali, come ad esempio un Silverstone Raven 3.

 

12B  12C  12D  12E  12F  12G  12R  12S

Ovviamente l’installazione è stata molto più semplice su un Corsair Obsidian 800D.

Il motivo di questa compatibilità “off chart”, o “fuori dal catalogo delle specifiche tecniche” è da ricercarsi nella lunghezza dei cavi, davvero notevole per questa unità, ovvero circa 30cm.

Allo stesso tempo il sistema a circuito chiuso non permetterà la fuoriuscita del liquido in quanto è una soluzione molto stabile ed è stata costruita da un’azienda leader nel settore, la famosissima Cool It. Non dovete preoccuparvi di perdite o della minima manutenzione. Le alette sono sufficientemente spaziate e non presentano il problema dell’assoluta necessità di ventole ad elevata pressione statica, in quanto anche con ventole dalla bassa portata ci saranno ottimi risultati complessivi.

Buona la tipologia dei cavi usati per la ventola caratterizzati da fili di colore nero affiancati per formare un unico cavo piatto.

4B  4C  4D  4E  4G  4H  4I  4N  4O  4P  4R

In merito al waterblock iniziamo con il far presente l’ottima qualità costruttiva e solidità dello stesso. I tubi sono ancorati alla base in maniera molto salda ed è persino possibile piegarli lateralmente, al fine di agevolare la procedura di installazione. Molto bello il logo frontale, i led utilizzati e la superficie superiore del waterblock con rifinitura lucida. 

Troviamo le seguenti connessioni:

  • Il connettore per l’utility Corsair LINK posizionato lateralmente (rimandiamo al paragrafo “Caratteristiche tecniche” per la spiegazione)
  • I connettori delle ventole, ben quattro da 4 o 3 pin
  • Il cavo di alimentazione della base (fisso)

La base non risulta lucidata a specchio ma è planare ed interamente in rame. Non presenta segni di lavorazione al tornio ma comunque è di buona fattura. Sicuramente è un punto migliorabile rispetto a soluzioni concorrenti, che ci auguriamo verrà preso in considerazione per i futuri prodotti Corsair.

B1  B2

 

Precisiamo inoltre che Corsair e conseguentemente Cool It, hanno apportato delle modifiche tra le varie versioni di Corsair H100. Dai sample in nostro possesso, di cui uno più recente, destinato al mercato retail invece che alle redazioni, ci siamo resi conto di alcune differenze:

  • La lunghezza dei cavi delle ventole è aumentata rispetto alle prime versioni
  • La tipologia dei dadini per fissare il waterblock al backplate è stata modificata, precedentemente presentavano una scanalatura superiore per l’utilizzo di un cacciavite a taglio. Forse Corsair ha scelto di eliminare questa caratteristica per evitare potenziali problemi dovuti ad un errato assemblaggio, ovvero per una pressione troppo elevata sul socket della scheda madre
  • La tipologia delle ventole adottate in rapporto al controllo della pompa è stata modificata. Ci siamo resi conto, infatti, che le ventole del primo modello non sono compatibili con l’ultima revisione. Per regolare la velocità è stato quindi necessario utilizzare un controller di ventole aftermarket. Ci chiediamo il perché di questo cambio di compatibilità, ad ogni modo è irrilevante dato che l’utente finale di certo non avrà modo di avere un numero così elevato di sample, e probabilmente le ventole le cambierà addirittura . Questo piccolo problema è derivante dalle numerose revisioni interne di Corsair, ad esempio era diversa anche la filettatura di alcune viti per il montaggio delle ventole stesse. Non è affatto un problema, anzi è sinonimo di una costante ricercatezza e cura per i dettagli.

 

I tubi sono stati costruiti con lo stesso materiale flessibile dei precedenti prodotti Corsair, ovvero con il FEP (Etilene Fluorato di Propilene), che grazie alla sua flessibilità, alla sua estrema resistenza agli attacchi chimici ed alla sua trasparenza ottica, insieme al PFA, viene solitamente usato per plastica e tubi da laboratorio che coinvolgono processi critici o altamente corrosivi.

  • Le particolarità di questa soluzione sono molteplici, ma andiamo per ordine :
  • Lunghezza dei cavi decisamente elevata rispetto agli altri modelli in commercio
  • Lunghezza dei tubi superiore alla norma, quasi 30 cm
  • Tipologia dei tubi purtroppo non particolarmente flessibile, ma dall’eccellente resistenza
  • Tecnologia di gestione delle ventole proprietaria
  • Possibilità di regolazione sia di CFM che di dB emessi dalle ventole
  • Estetica curata nei minimi dettagli, è presente un led frontale con il nome della marca che si illumina con un colore bianco in base alle impostazioni utilizzate
  • 4L  4Q  4M  4F

 

La tipologia, essendo molto diversa dai comuni dissipatori a torre, dovrebbe permettere in linea teorica di ottenere performance di dissipazione davvero molto elevate, se non addirittura le più elevate per un dissipatore Aftermarket. Un radiatore di queste dimensioni per la sola CPU potrebbe arrivare a gestire un carico di lavoro pari e superiore a 300W. Dissipatori a torre, per ottenere performance simili, devono essere o di dimensioni gigantesche, oppure di un materiale con maggiore conduzione termica, quale ad esempio il rame. Il design utilizzato per il Corsair H100 permetterà la creazione di un flusso d’aria ottimale, che porterà ad una maggiore efficienza nella dispersione termica del calore, dovuta alla mancanza di zone morte prive di aerazione. L’espulsione dell’aria dal radiatore verso la paratia sul tetto favorirà i naturali flussi d’aria all’interno del case.

 

Il sistema di fissaggio della ventola è classico, avviene tramite viti decisamente lunghe, 8 in totale.

La ventola presenta una conformazione 7 pale e purtroppo risulta essere alquanto standard come tipologia; il motore è di grandi dimensioni e la qualità costruttiva è molto buona, peccato però per il design e conseguentemente per il rumore generato, che si attesta su livelli particolarmente elevati sotto carico. E’ eccellente il valore del CFM ad elevati regimi di rotazione ma è altrettanto elevata la rumorosità a queste frequenze.

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