Specifiche e caratteristiche tecniche Thuban:
Analizziamo di seguito le specifiche della nuova CPU “Thuban” Phenom II X6 1090T Black Edition mettendola a confronto con la precedente soluzione Top di gamma “Deneb” Phenom II X4 965 Black Edition C3.
Come già sottolineato in precedenze, con Thuban il die è passato dai 256 mm2 dei Phenom II X4 ai 346mm2 delle attuali proposte a sei core. Thuban, utilizza una cache suddivisa su 3 livelli, Cache L1 di 128 Kilobyt/s divisa per metà nella gestione dei dati e per l’altra metà per le istruzioni per i 6 core, L2 pari a 512 KiloByt /s su ogni core e L3 Cache condivisa di 6 Mebyt/s. Pertanto abbiamo 6 core, 6 Mbytes di cache L3 e 3,2 GHz di clock.
I 6MB di cache L3 sono condivisi fra i sei core e possono perciò essere utilizzati in base alle necessità da uno o tutti. Qualora sia attiva un´applicazione che usa un solo core o due core questa potrà trarre vantaggio da una cache L3 ampia.
La CPU Phenom II X6 1090T dispone di un controller della memoria integrato di tipo dual-channel compatibile con moduli DDR3-1333.
Le schede madri capaci di supportare le CPU Thuban sono tutte quelle con chipset AM2+ tramite un aggiornamento del bios e AM3.
Riassumiamo di seguito tutte le caratteristiche del nuovo AMD Thuban Phenom II X6 1090T Black Edition:
- Turbo CORE Technology;
- AMD64 with Direct Connect Architecture;
- AMD Balanced Smart Cache;
- AMD Wide Floating Point Accelerator;
- HyperTransport Technology;
- Integrated DRAM Controller with AMD Memory Optimizer Technology;
- AMD Virtualization (AMD-V) Technology With Rapid Virtualization Indexing;
- AMD PowerNow! Technology (Cool'n'Quiet Technology);
- AMD CoolCore Technology;
- Dual Dynamic Power Management.
Andiamo di seguito ad analizzare tutte le caratteristiche tecnologiche sopra elencate.
Turbo CORE Technology:
AMD ha implementato una tecnologia simile a quella introdotta da Intel sulle proprie cpu, si tratta della funzionalità Turbo Core che permette di incrementare la frequenza di alcuni core se si presentano certe situazioni di idle degli altri core. Nei modelli 1090T permette di incrementare la frequenza sino a 3.6 GHz quando 3 core rimangono in stato di idle. Tutto questo avviene in automatico, senza che l’utente debba fare alcuna operazione.
Il funzionamento del Turbo Core di AMD è di tipo “dinamico”, infatti la CPU stessa è in grado di capire quando una applicazione carica tre o meno core e di conseguenza va ad agire sulle frequenze dei singoli core incrementando quelli utilizzati e rilassando il clock di quelli inutilizzati.
Per agire sulle frequenze il Turbo Core va a modificare il moltiplicatore dei vari core: nel caso del Phenom II 1090T si parte dal valore default di 16x (3200MHz) fino ad arrivare ad un massimo di 18x (3600MHz). Nello stessa maniera avviene la variazione inversa, che può raggiungere un valore minimo di 4x (800MHz). Durante l’utilizzo la frequenza dei core continuerà a variare in maniera autonoma in base allo sfruttamento dei singoli core da parte del sistema
Questa tecnologia è molto utile, perché le applicazioni in grado di sfruttare veramente una CPU multi-core sono ancora molto poche, di conseguenza avere qualche core in meno, ma dotato di un ciclo di clock maggiore, risultava essere la mossa vincente.
Vediamo nella tabella di seguito, i benefici in termini % che apporta l’uso della tecnologia Turbo Core di AMD.
Grazie al programma AMD OverDrive è possibile regolare la tecnologia Turbo Core, modificando il moltiplicatore massimo utilizzabile e il numero di core su cui agire.
La tecnologia Turbo Core di AMD funziona ed apporta migliorie in tutti i più svariati ambiti di utilizzo. Siamo soddisfatti degli incrementi ottenuti.
AMD64 with Direct Connect Architecture:
Questa funzione consente di migliorare le prestazioni e l'efficienza del sistema andando a collegare direttamente i vari core della Cpu con il controller della memoria integrato. E’ stato progettato per consentire in simultanea sia i 32 che i 64-bit. Il controller di memoria integrato è stato migliorato al fine di umentare le prestazioni delle applicazioni riducendo drasticamente la latenza di memoria. La funzione HyperTransport Technology fornisce fino a 16.0GB/s di larghezza di banda di picco per ogni processore. In questa maniera si prevengono le varie strozzature di banda, infatti si hanno ben 37GB/s di banda totale da processore a sistema “bus HyperTransport + bus di memoria”.
AMD Balanced Smart Cache:
Sono stati accorciati i tempi di accesso ai dati per offrire prestazioni migliori. Questo grazie alla Cache L3 condivisa di 6MB e alla chache L2 di 512K per core.
AMD Wide Floating Point Accelerator:
I 128 unità-bit in virgola mobile (FPU) per core offrono prestazioni decisamente più veloci e un quantitativo maggiore di dati da elaborare.
HyperTransport Technology:
Un collegamento a 16 bit fino a 4000MT/s. Fino a 8.0GB/s HyperTransport I/O larghezza di banda e 16GB/s HyperTransport 3.0. Ben 37GB/s di banda totale da processore a sistema “bus HyperTransport + bus di memoria”. Il tutto è facilmente traducibile in un sostanziale aumento delle prestazioni.
Integrated DRAM Controller with AMD Memory Optimizer Technology:
Una elevata larghezza di banda, per un accesso rapido alla memoria di sistema abbinato ad una bassa latenza del controller di memoria integrato fanno si che le prestazioni aumentino.
Supporto per memorie di tipo PC2-8500 (DDR2-1066), PC2-6400 (DDR2-800), PC2-5300 (DDR2-667), PC2-4200 (DDR2-533) o PC2-3200 (SDRAM DDR2-400) su schede madri AM2+.
Supporto per DIMM fino a PC2 8500 (DDR2-1066MHz) e PC3 10600 (DDR3-1333MHz) su schede madri AM3.
Fino a 17.1GB / s per la banda di memoria DDR2 e fino a 21 GB / s per la banda di memoria DDR3.
AMD Virtualization (AMD-V) Technology With Rapid Virtualization Indexing;
Questa funzione, consente al software di virtualizzazione di eseguire in modo sicuro ed efficiente, attraverso l’accesso diretto alla memoria allocatala dedicata, la gestione dei sistemi virtuali.
AMD PowerNow! Technology (Cool'n'Quiet Technology):
AMD CoolCore Technology;
Questa funzione, permette di ridurre il consumo energetico del processore, disattivando le parti inutilizzate del processore. Funziona automaticamente senza necessità di installare driver o di settare impostazioni particolare da bios.
Consente agli utenti di ottenere prestazioni efficienti in modo dinamico, attivando o disattivando le parti del processore non utilizzate.
Dual Dynamic Power Management:
Questa funzione consente una gestione separata dell'alimentazione per ridurre il consumo del processore. Avremo pertanto un’alimentazione separata per il core e il controller di memoria. In questa maniera sarà possibile alternare tra “cpu e controller” il risparmio energetico.
Socket AM3:
I processori Thuban sono sviluppati per le piattaforme con chipset AM2+ e AM3. Tutto ciò li rende compatibili con le piattaforme dedicate ai "vecchi" ” Phenom II X4 “Deneb”.
Con l’introduzione del modello 6 core AMD rinnova la propria gamma di chipset per sistemi desktop. Fanno il debutto le schede madri con il nuovo Northbridge e Southbridge, appartenenti alla serie 800.
Sostanzialmente sono previsti 4 modelli, alcuni dotati di grafica integrata IGP, mentre altri ne saranno sprovvisti, avremo pertanto i modelli 890FX ed 890GX, e i modelli 870 ed 880G.
Nel dettaglio il modello di punta 890FX sarà sprovvisto come ovvio di grafica integrata, sarà costruito con tecnologia produttiva a 65nm, integrerà ben 42 linee PCI-Express, sarà in grado di gestire ben 4 slot PCI-Express a 8x 2.0 nel caso in cui vi sono installate 4 schede grafiche, mentre nel caso ci saranno installate solo 2 schede video Ati, potrà fornire due linee elettriche separate da 16x 2.0 per le due schede installate. Inoltre sarà dotato di tecnologia IOMMU. Si tratta di una funzionalità utile sopratutto per ambienti virtualizzati, quindi di fondamentale importanza in ambiente server piuttosto che in un sistema desktop. La presenza di questa tecnologia IOMMU nel chipset AMD 890FX sicuramente fa intendere che sarà la base delle piattaforme per processori Opteron. Sotto possiamo osservare una tabella con un sunto delle caratteristiche principali di questi nuovi chipset:
I vari chipset differiscono non soltanto per la presenza o meno di grafica integrata, ma anche per numero di linee PCI-Express, TDP max, supporto al CrossFireX, ma anche dell'adozione di tecnologia produttive diverse. Infatti troviamo la tecnologia produttiva a 65nm per i chipset 890FX e 870, 55nm per i chipset 890GX e 880G. Inoltre ci sono delle differenze sostanziali tra i modelli 890FX e 890GX che potete vedere nelle slide sotto:
Da sottolineare come i due modelli 890FX e 890GX in abbinamento al nuovo Southbridge SB850 supportano nativamente il Sata 6 GB/s con un massimo di ben 6 canali, interfaccia di rete Gigabit, fino a 14 porte USB di seconda generazione, mentre per le USB 3.0 ci si affida a chip di terze parti come NEC, saranno i produttori delle scheda madri a decidere a chi affidarsi, inoltre sempre dal Southbridge sono fornite altre due linee PCI-Express a 1x che andranno ad affiancare le altre linee del Northbridge.